Il counseling è un’attività di competenza, sia relazionale che comunicativa, finalizzata ad agevolare l’autoconoscenza attraverso la consapevolezza, lo sviluppo ottimale delle risorse personali e a migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e creativo.
Questo approccio, pur essendo presente in Italia da circa 30 anni, è solo negli ultimi anni che ha raggiunto una certa notorietà grazie alle potenzialità di risposta alle difficoltà e alle sofferenze che la persona incontra nell’arco della propria vita attraverso un approccio agli obiettivi di intervento definiti e circoscritti.
Il counselor nella sua pratica si avvale di conoscenze comunicative e di competenze umane.
Opera in diversi contesti: educativi, familiari, di coppia, di comunità, sostenendo le persone che affrontano problematiche difficoltà di vita che accomunano l’essere umano: lutti, perdita di lavoro, difficoltà esistenziali.
Il counselor, infatti, è un ascoltatore attento e rispettoso, offre appoggio alla persona in difficoltà favorendo la capacità di scelta e di responsabilità individuale, di riscoperta delle risorse, focalizzando l’intervento sulla conoscenza e la consapevolezza di sé.
L’etimologia della parola Counseling, nella lingua Statunitense e Counselling in quella Anglosassone, può essere così intesa nel suo significato etimologico: “cum, insieme e “solere, alzare-sollevare, “aiuto a sollevare”
Il counselor efficace, eviterà di offrire consigli al suo cliente e si asterrà dal giudicare: “….la personalità deve essere libera e autonoma; quali possono essere quindi le giustificazioni per trasmettere decisioni pre-confezionate ad un altro essere umano? Da un punto di vista etico non ne esistono; e da un punto di vista pratico neanche: perché un consiglio dall’alto non potrà mai portare ad alcun cambiamento reale nella personalità dell’altro.”
(May R., L’Arte del Counseling, 1991 Roma).
Partecipa attivamente al cambiamento del proprio cliente in linea con la filosofia socratica del:
“conosci te stesso”
(dal greco gnotis – auton e dal latino gnosce te ipsum)
Possiamo quindi comprendere come il counseling abbia radici di appartenenza antiche, legate ai valori dell’esistenza umana e ai suoi bisogni fondamentali, al senso di equità e di uguaglianza, di rispetto della persona in quanto tale, al bisogno di espressione e di realizzazione e soprattutto di comprensione e accettazione, al fine di prevenire stati di sofferenza e malessere.
L’azione preventiva del counseling rappresenta uno strumento pedagogico efficace per la crescita funzionale della persona e per il mantenimento della salute nelle fasi evolutive del ciclo di vita.
La professione del Counselor è disciplinata in base alla legge n. 4 del 14 febbraio 2013 (Gazzetta ufficiale del 26 gennaio 2013) entrata in vigore il 10 febbraio 2013